Adagiata su una delle numerose colline marchigiane, Recanati gode di una posizione meravigliosa, ma è stata massacrata, come tanti luoghi in Italia, da un’edilizia casuale e sostanzialmente orrida.
MA salendo E MIRANDO, siamo arrivati sul Colle dell’Infinito (un altro Tabor) e da lì al cuore di Recanati, che è di una bellezza semplice e struggente. La casa del poeta in realtà è un grande palazzo austero, che domina la piazza insieme alla piccola chiesa e fronteggia le umili dimore di coloro che un tempo lavoravano per i conti Leopardi. Non siamo entrati, era troppo tardi: abbiamo camminato, osservato e soprattutto ascoltato, entrambi pervasi da una tristezza profonda, inspiegabile a parole, ma a noi ben nota. I viaggi, quelli belli, sono fatti anche di questo.
Per mano, siamo saliti di nuovo sul colle, che ci ha regalato la visione di un tramonto magico.